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Furie

Origine del personaggio

sono Divinità infere romane, dette anche Dirae, sono forse una traduzione romana delle Erinni greche compiuta su un piano puramente letterario; nulla si conosce infatti delle loro origini nel culto romano, mentre nella letteratura hanno i nomi greci di Aletto, Megera e Tesifone.
Aletto è "l'incessante",Megera è "l'invidiosa" e Tesifone è "la vendicatrice dell'omicidio".

Dov'è nell'Inferno

Nel  VI  cerchio dell'inferno, vicino alla città di Dite.

Funzione

Rappresentano i rimorsi (delitti di sangue di notte), la loro funzione era tormentare e punire gli autori di delitti.

Come sono? (aspetto)

Sono donne, circondate da serpenti, dai capelli serpentini e ricoperte di sangue. Si graffiavano il petto con le unghie,si percuotevano il corpo con le mani e gridavano forte.

Incontro con Dante

L'attenzione di Dante viene catturata dalla cima infuocata di una torre, dove all'improvviso appaiono tre furie (Megera, Aletto, Tesifone), che tentano di opporsi al passaggio dei due poeti ma senza risultato.

Terzine

  Canto  --- ,  versi ---
e altro disse, ma non l'ho a mente;
però che l'occhio m'avea tutto tratto
ver' l'alta torre a la cima rovente,

dove in un punto furon dirette ratto
tre furie infernal di sangue tinte,
che membrava feminine avieno e atto,

e con idre verdissime eran cinte;
serpentelli e ceraste avien per crine,
onde le fiere tempie erano avvinte.

E quei, che ben conobbe le meschine
de la regina de l'etterno pianto,
"guarda", mi disse, "le feroci erine.

Quest'è Megera dal sinistro canto;
quella che piange dal destro è Aletto;
Tesifòn è nel mezzo"; e tacque a tanto.

Con l'unghie si fendea ciascuna il petto;
battiensi a palme egridavan sì alto,
ch'i' mi strinsi al poeta per sospetto.

"vegna medusa: sì 'l farem di smalto",
dicevan tutte riguardando in giuso;
"ma non vengiammo Tesëo l'assalto".

"volgiti'n dietro e tien lo viso chiuso;
Chè se'l Gorgòn si mostra e tu'l vedessi,
nulla sarebbe ritornar mai suso".

Così disse 'l maestro; ed elli stessi
mi volse, e non si tenne a le mie mani,
che con le sue ancor non mi chiudesse.

(Curiosità)

Le furie erano custodi del diritto femminile,erano loro a punire i colpevoli di violenza contro la propria madre. Le furie vengono battute durante il processo di Oreste,colpevole di aver ucciso la propria madre e il tribunale lo assolve. La loro furia travalica e rischia di superare il limite,per via dell' affronto subito,rischia di riversarsi su chiunque senza distinzione.

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